martedì 30 novembre 2010

La piccola tragedia circense di Federico R.

Ok.. scusate il ritardo. Io ho cercato di giocare con i miei scatti, pensando a quello che è il circo per me. E' sia allegria, che colore, ma quando finisce è anche tristezza e delusione. Poi il circo è storia, è Federico Fellini, è Il Cielo sopra Berlino, è Au Hasard Balthazard. Per cui ho fatto degli scatti che per me erano degli omaggi al cinema in bianco e nero e alla lunga tradizione circense.

Bando alle ciance, ecco i miei scatti!

Preparazione.. concentrazione.. luci.. e controluci.


Fuori dal circo...


L'attesa.. un'immagine rubata. Un pensiero.


Ma lo spettacolo è un'esplosione d'allegria e di colore!


Yeahhhhh! Having fun!


Ma come tutte le cose belle hanno una fine. Questo è lo spettacolo da sempre.. c'è anche un goccio di vanità e bellezza, che rimane fino a quando tutti gli spettatori non sono usciti dal tendone. Fin quando, forse, non ci si strucca di dosso la felicità in camerino...


Ma quando lo spettacolo finisce... qualche bimbo fuori piange trascinato a forza dai genitori...


Non voglio andare via!


Ma se ne va con il broncio... Ciao ciao tendone giallo e blu! Ciao ciao risate a crepapelle!


Tutti le sere avviene questa piccola tragedia circense! Ad ogni spettacolo e in ogni circo sparso per il mondo!
Sebbene si racconti che il Fashion Circus in realtà non esista e sia solo una immagine nella testa di un famoso fotografo di Torino...


GULP! Beccato! E' lui! Ahahah!

GLAM CLOWN COUTURE





Eccomi!!
Finalmente son riuscita a trovare il modo per mettere post!
Perdonatemi tutti per il ritardo con cui presento le mie foto.. sono mortificata per l'attesa!!
Ho visto tutti gli altri lavori e mi complimento con tutti quanti perche devo ammettere ognuno è riuscito a raccontare la propria storia, la personale esperienza del workshop e dell'esperienza di creare un editoriale!
Un grazie in particolare va a Paolo e a tutto il suo meraviglioso team per essere stati cosi disponibili e per aver organizzato questo bellissimo set! Meravigliose anche e soprattutto le ragazze che hanno avuto taaaanta pazienza nel permettere a tutti i partecipanti di scattare!
Insomma.. una grande esperienza che spero potremo ripetere presto!!
e ora vi lascio alle foto.. sperando di essere riuscita anche io a raccontarvi qualcosa..
A presto ragazzi!
Cheers
Alessia


lunedì 29 novembre 2010

Ne mancano tre!

Hey ritardatari ...

ne mancano ancora QUATTRO...  dico bene?

FEDERICO REMITI, EMANUELE LAGAZZI, GLORIA CAMILLA GIURATO, ALESSIA MICHELETTI...

dove siete?

:O(

domenica 28 novembre 2010

Carlotta






























Ciao tutti,
mi piacerebbe che domenica scorsa fosse oggi (anche se con la neve...).
Io che sono alle prime armi guardo tutti i vostri scatti e li trovo straordinari x come mi hanno valorizzato, grazie anche ai costumi di Valentina e all'incredibile trucco di Raoul.
E ovviamente all'occhio magico di Paolo :)
CISSI
Elena

sabato 27 novembre 2010

Roberto D'Aloia



Ciao a tutti, e scusate il ritardo... ^_^
D'accordo con Paolo, vi copincollo qui sotto uno stralcio di conversazione avuta via mail nei giorni scorsi, e che si è ritenuto interessante rendere 'pubblica'... seguirà risposta di Paolo, e poi ancora una mia (che non ho ancora scritto... ehm). :)
"Buonasera Paolo,

ho intravisto poco fa i lavori degli altri workshoppisti, alcuni dei quali molto interessanti. Purtroppo devo dirti di considerami, beh... considerami come se avessi partecipato... purtroppo il tempo a disposizione per lavorare e postprodurre le foto lo trovo, ci sono ovviamente abituato e ho tempi abbastanza rapidi di produzione del deliverable (come si dice nel mio lavoro e forse anche nel tuo). Ma da qui a riuscire a preparare, impaginare e dare un senso 'professionale' alla cosa ne passa... oltre al fatto che purtroppo di sicuro non è il mio genere di lavoro (con la grafica non me la son mai cavata bene), necessiterebbe troppo tempo per esser realizzato a modo e 'studiato'. Già per fare quella tristissima doppia pagina ho faticato parecchio, pensare di preparare un intero redazionale simulando una rivista, con tanto di testi e grafiche, beh, è purtroppo ben oltre le mie possibilità, almeno nel brevissimo. Magari un giorno ti 'stupirò' con una mail o un post. Per ora, è più che improbabile.

Per il resto, l'esser 'sotto pressione' non è stato un problema, sono abbastanza abituato (l'aver poco tempo libero aiuta a gestire bene i ritagli di tempo e gli shooting al volo... ^_^), e come forse hai notato sono abituato a scattare poco. Cinque, sei scatti al massimo per ottenere quello che in teoria mi interessa. Che poi riesca davvero ad ottenere quello che mi interessa, beh, è tutto da vedere... :D mi sono sentito un po' limitato dai set precostituiti, specie per le luci, perchè nella mia incoscienza ormai sono abituato a gestire le luci liberamente. Come hai detto tu, non si poteva pensare di avere ciascuno il proprio set di luci, ed è logico sia così, anche perchè non è poi una cosa così facile gestirle se non si è un po' avvezzi alla cosa.

Quello che indubbiamente mi è servito di questo ws è stato il 'capire' l'approccio giusto alla fotografia di moda. Dico 'capire' tra virgolette perchè ovviamente non ho capito un beneamato tubo, rispetto a quello che dovrei sapere... diciamo che mi ha fatto capire la strada da prendere per approfondire la cosa e sperimentare un po'. Quindi il concetto di redazionale, di 'storia' quasi reportagistica, la necessità di curare lo style dal punto di vista 'reale' (se scelgo un tema, devo poi seguirlo in modo fashion e non vestendo da carnevale la modella...)."

Premesso ciò, e fatti i doverosi complimenti a tutti, vi appiccico qui sotto le mie foto. Buon week end a tutti... ^__^










Max Turinetti II°

Ciao!
Finalmente sono riuscito a dedicare il tempo minimo necessario a ultimare con un po' di testa il lavoro.

Non voglio soffermarmi sulle foto fine a loro stesse ma su quello che il tema scelto da Paolo ed il suo staff mi ha portato a (tentare di) vedere.

Moda e Circo.

Moda come espressione di appartenenza ad una classe sociale.
Mutata nel tempo in ricerca, riscoperta e re-interpretazione di tempi, luoghi e valori passati, presenti e futuri
Moda capace di muovere masse, talmente potente da permettere al singolo di emergere dalla massa stessa o farsi risucchiare sino ad assomigliare ad un manichino da vetrina.

Circo come sofisticata miscela di arte e scienza che nasce nella notte dei tempi e viene tramandata di generazione in generazione.
Luogo ove gli artisti circensi offrono al pubblico divertimento, acrobatiche emozioni, stupore e paura racchiusi nei loro colorati, scintillanti e buffi costumi di scena.
Popolo circense sempre immaginato sorridente in tutti i giorni dell'anno; inconcepibile la tristezza o la solitudine che possono provare nel loro perenne girovagare per il mondo come un popolo senza patria.

Moda e Circo due mondi diversi ma fortemente legati. Pieni di contraddizioni, illusioni per chi guarda e per chi lo vive.

Negli scatti che vi propongo cerco di mostrare un po' di questa contraddizione ponendo a fianco di costumi e trucchi coloratamente circensi (divertimento, effimero) gli sguardi tristi, malinconici e vuoti delle (bravissime) modelle.
Il tutto supportato da luci e scelte di post-produzione che vanno dal freddo al cupo sino ad un caldo giallo che rievoca il momento topico dello show e quindi del divertimento ma, ancora una volta, senza lo sguardo accompagnatorio della modella-artista che sospesa in aria nel suo cerchio può per un attimo 'smontare' lo sguardo falsamente ammiccante dello show senza che il pubblico la possa vedere.

La staticità delle pose, al limite del plasticoso, funge da collante tra il Circo, la Moda e il malinconico vuoto che i due mondi sanno lasciare dentro ai loro interpreti quando le luci si spengono e scorre il normale tempo-vita fino al prossimo spettacolo.

Buona Visione e avanti con le vostre osservazioni.













Ecco in arrivo il mio "Fashion Circus" anche se con un po' di timore...

Ciao a tutti! :)
Scusate il ritardo, ci ho messo un po' a pubblicare le mie foto.
Non sono sicura che il mio lavoro sia all'altezza: non me ne intendo proprio di post produzione, ho ancora tutto da imparare!
Al massimo so ritoccare la luminosità, il contrasto, la tonalità ed è quello che ho fatto.
Scattando le varie foto mi sono divertita tantissimo e spero che almeno questo traspaia.
Il filo logico della mia "storia" dovrebbe essere la naturalezza: ho cercato di scegliere le foto in cui le modelle non fossero troppo in posa. Volevo ritrarle in gesti ed espressioni che potessero sembrare quotidiani e spontanei come il togliersi una scarpa, il fatto di incrociare le braccia per il freddo, un sorriso o una lacrima strappati.
Per questo in nessuna foto le modelle guardano l'obiettivo.
Quello che ho cercato è il mondo che si nasconde dietro alle modelle e non dietro alla macchina.
Ditemi se è questo quello che vi trasmettono le foto o per niente...
Grazie :)
Carlotta

Non è una gara.

Colgo da alcuni pensieri e da certe parole la paura di mostrarsi dopo aver visto i primi lavori, timori del tipo "Ma io non ho fatto cose così belle,...ma io non sono capace di fare quelle robe li',...io non ho una macchina professionale...Mi vergongo dai,... ho fatto delle schifezze...! Non le pubblicherò!"

;O)

Il workshop non era una gara o un concorso, è vero che c'è un premio, ma non è alla foto "più bella" e neanche a quella venuta meglio, più a fuoco o con meno grana. Sarà un riconoscimento allo stile del racconto, allo sguardo, alla rappresentazione di un momento,...anche se fossero immagini tecnicamente imperfette ma che colgono un qualcosa di "diverso" andrebbero bene per essere premiate.
Se fosse una gara, i concorrenti, dovrebbero gareggiare ad armi pari, medesima attrezzatura e medesima esperienza. Ma non era una gara. L'unica gara è con voi stessi, se siete migliorati, nei pensieri e nell'atteggiamento anche solo un poco, avete vinto. Se avete scoperto un modo diverso di guardare o una luce particolare, avete vinto. Se è nato un imput e una voglia nuova da accontentare, avete vinto. Se non è nata neanche una di queste cose, ...io ho perso.

:(

Quindi agli indecisi, dico... forza ragazzi, se non pubblicate nulla io ho perso.
E non mi piace perdere.

Ecco.

Paolo

in attesa..

Aspettiamo con ansia i lavori mancanti... e poi comincerò a commentare uno per uno i vostri lavori, che mi sembrano molto molto buoni..

;O)

venerdì 26 novembre 2010

Davide Zannella

Ecco il mio redazionale.
Ho voluto utilizzare esclusivamente il bianco e nero per risaltare con le immagini il concept del circo cupo e malinconico in netto contrasto con quello che la gente è abituata a pensare.

Come esercizio ho voluto aggiungere una ipotetica copertina della rivista che richiama il redazionale.

Un saluto a tutti. Aspetto vostri commenti...


















giovedì 25 novembre 2010

Liberatoria

Pongo un quesito di cui non abbiamo parlato durante il workshop.
Solitamente nei workshop mi consegnano una liberatoria firmata dalle modelle per l'uso delle immagini a scopi non commerciali.

Visto che alcuni hanno pubblicato i lavori anche altrove, volevo chiedere una conferma del fatto che possiamo pubblicare le foto sui nostri portfoli personali e siti come flickr e similari.

Non avendo molto portfolio ci terrei ad includere questo interessante esperimento.

Grazie mille della precisazione.

Paolo

mercoledì 24 novembre 2010

Max Turinetti


Ciao a tutti,
stavo per pubblicare il mio 'lavoro' ma in tutta onestà ho potuto dedicare troppo poco tempo soprattutto all'aspetto redazionale che alla foto in se.

Per cui mi permetto di pubblicare solo una possibile copertina e chiedendo a tutti ma soprattutto a Paolo un po' di pazienza ma preferisco non pubblicare tanto per farlo.

A presto
Max

Antonio Martelli

THE NEW PUNK CIRCUS
un essenza grezza, rumorosa, diretta. di Moda.

Ciao ragazzi. Vi presento il mio lavoro. Ho sviluppato un redazionale simulando un lavoro per Vogue, curando oltre che le foto, anche il concept, il claim e i testi. Il redazionale parte con il servizio di Claudia, si mescola con Elena e si conclude con quest'ultima.


E devo dire che mi sono divertito un sacco. E' stato un piacere conoscervi tutti e condividere con voi questa bellissima esperienza. A presto


Antonio.















Paolo Ferraris










Su richiesta di Paolo ho modificato il mio post iniziale inserendo le immagini singole del mio lavoro al posto del PDF che avevo creato che rimane comunque scaricabile da QUI.

Un saluto a tutti i partecipanti del workshop con cui mi sono divertito a provare a realizzare qualcosa di concreto. Spero di rivedervi in qualche altra occasione.
Vi abbraccio.
Paolo